Perchè Capitano tutte a me!? Si chiese Fiona... perchè sei bionda fuori e anche un po' dentro, si rispose.

domenica 29 aprile 2012

Quando una donna viene lasciata

Quando credi di aver capito molte cose della mentalità maschile, capita di essere ulteriormente spiazzate.

Un saggio sconosciuto ha asserito davanti agli occhi di Fiona e alla portata delle sue orecchie - cito testualmente-:
"Quando una donna viene lasciata, tu uomo, non ti ci devi avvicinare proprio! Nel senso che se un altro la ha lasciata un motivo ci sarà. Bisogna fidarsi degli altri uomini."

Fiona riflette e si rende conto che gran parte delle donne sarebbero spacciate e destinate a diventare delle gattare, se tutti la pensassero come lui.

sabato 28 aprile 2012

Quando ero piccola

Quando ero piccola non ero una spilungona. Non che oggi sia diventata la sosia della Herzigova, ma almeno quando siedo in metropolitana non mi penzolano i piedi.
Fino al primo superiore invece avevo lunghissimi capelli e cortissime gambe che abbinate a una faccia tonda, occhi tondi e naso tondo mi facevano assomigliare a tondo rotondo con il morbillo tondo, versione capellona.

Assomigliavo molto più a una bambolina (paffuta) che ad una ragazza acerba con quella bellezza tipica delle donnine appena formate.

In quegli anni d'estate andavamo tutti ad una casa al mare ed io giocavo sempre con una bimba F. , che aveva capelli ribelli e un fisico esile da fuscello.

L'estate tra seconda e terza media ho avuto il primo trauma della mia vita scoprendo che la bimba F. aveva preso almeno 10cm in altezza, le erano venute fuori le tette e aveva un fisico paura, mentre io ero ancora "tondo rotondo con il morbillo tondo capellone".

Quando finalmente la natura mi ha dotato di quei 10cm necessari a passare da "guida senza cinture" a "guida con le cinture", ho scelto di approdare a Milano e la fortuna ha voluto che non capitassi in un periodo qualsiasi, ma proprio nei giorni della settimana della moda.

In quei giorni lì ho avuto il secondo trauma della mia esistenza, scoprendo che ragazzine di 14/15 anni (cioè la stessa età alla quale io ero pienamente tondo rotondo) possono svettare ad altezze miraboliche, avere visi da bambole di porcellana e girare sbracalone e senza trucco, pur sembrando bellissime.

Ho scoperto inoltre che mentre io -povera lillipuziana- per tenermi alle maniglie del tram (quelle sospese che penzolano dall'inarrivabile tubo di metallo) devo agganciarmi e dondolare ad ogni sussulto del mezzo, tipo insaccato alla seccatura, loro- le modelle- stanno lì, placide con anche il gomito un po' piegato e sembrano dire:
 "guarda che tanto, anche se hai tagliato i capelli, hai buttato giù qualche chilo e aggiunto 10 miserabili cm alla tua altezza, resti sembre tondo rotondo tenero e giocondo".

venerdì 27 aprile 2012

Priscilla Queen of the Desert

Fiona ha viaggiato ieri sera sulle note ( e sulle ruote) di Priscilla Queen of the Desert e si è sentita infinitamente felice.

Tralasciando la meraviglia del musical, dei costumi, dei trucchi e delle scenografie;
Tralasciando la bravura degli attori, dei ballerini, dell'orchestra e delle divinas (tre cantanti bravissime, sempre sospese per aria a volte con effetto gallina da spiumare);
Tralasciando tutto ciò, Priscilla ha regalato una storia di tolleranza e intolleranza, di luoghi comuni da sfatare e di apertura mentale.

La storia è stra nota, un transessuale e due drag queen attraversano l'Australia per raggiungere Alice Springs nel cuore del deserto Australiano.
Si supportano e si sopportano nel lungo viaggio, ma due dei tre ignorano che il vero motivo del viaggio è l'incontro di Tick (uno dei tre, gay separato dalla moglie) con Benjiamin, il suo bambino di 6 anni che non ha mai conosciuto.

Nonostante un primo tentativo di nascondere l'attività paterna, Benjiamin assiste allo spettacolo e accetta il suo papà così com'è, travestito da donna che fa spettacolini e sgambettamenti colorati e divertenti.
Benjiamin non si ferma al trucco e ai vestiti scintillanti, ma guarda oltre e comprende la vera essenza del suo papà, che benchè assente e spaventato dalla sua inettitudine genitoriale, lo ama profondamente.

Priscilla ci ha voluto dire che i piccoli umani non hanno pregiudizi e costrizioni mentali, siamo noi grandi a renderli esseri intolleranti e malmostosi nei confronti di ciò che non conoscono.

Insegnare ai bambini che "il mondo è bello perchè è vario" sarebbe una valida base per la pace su questa terra.

martedì 24 aprile 2012

Quando la giornata comincia "NO"

Oggi Fiona si è svegliata tardissimo, ha appurato che aveva una fame da leoni ed ha preferito la colazione allo shampoo, così ha dovuto optare per la pettinatura "coda del giorno dopo" , che regala l'effetto appiccicoso tipo nutria appena uscita dal naviglio.

In un rigurgito di senso di colpa da eccesso di Pan di Stelle, Fiona ha quindi deciso che sarebbe andata in palestra a espiare le calorie in eccesso.
Questo però ha comportato la predisposizione della sacca della palestra che sarebbe stata trasportata in ufficio insieme alla borsa e all'ombrello, visto che a Milano è oramai Novembre.

In un eccesso di salutismo Fiona ha altresì deciso che proprio questa mattina era il caso di preparare una succulenta schiscetta (tupperware per il resto d'italia) per il pranzo, ricolma di zucchine.

Così precipitatasi per strada ha visto sfrecciare davanti al suo naso il tram che l'avrebbe portata dritta nel grande istituto e al culmine della disperazione, sbracciandosi per fermare il tram, le è parso di scorgere un ghigno malvagio sulla faccia del tramviere.

Ha aspettato il tram successivo, mentre il vento e le intemperie spazzavano l'ombrello e la sacca della palestra e poi si è accorta di aver dimenticato il cellulare, con il quale ha un pessimo rapporto.
Quindi: corri su, prendi cellulare, scendi giu e l'ennesimo tram sfreccia davanti ai suoi increduli occhi.

Fiona ha quindi improvvisato una corsetta tra le pozzanghere ed è corsa verso la metro che le ha regalato 10 minuti di fiato di vecchia giusto giusto all'altezza del naso.

Giunta in ufficio ha constatato che la schiscetta aveva ben deciso di lasciar colare il sughetto delle salutistiche zucchine regalandole nell'ordine:
  1. un pessimo pranzo con zucchine asciutte;
  2. una asciugamano da palestra inzaccherata;
  3. una sacca all'afrore di zucchina e porro.

Fiona pensa che oggi sia decisamente una giornata NO.

Winx on Ice

“Siiiiii!!!!”
Fiona accoglie la maggior parte delle novità con lo spirito allegro e gioviale di una seienne iperattiva!
“Andiamo a pattinare sul ghiaccio” ha proposto l’amica di Grande Madre Russia e lei, incurante di tutto e soprattutto incurante della sua assoluta incapacità di andare sul ghiaccio, si è lanciata a capofitto manco avesse vinto i mondiali di pattinaggio e si chiamasse Karolina Kostner.
Così un’allegra combriccola di persone che dovrebbero studiare all’importante (ma meno di moda) Università C. (che già solo per il nome, viene in ordine alfabetico dopo la supermegadimoda Università B.), si sono dirette al palazzo del ghiaccio, situato in un punto inesplorato della città.
Arrivate lì Fiona ha dovuto scambiare le sue costosissime e tamarrissime scarpe con dei plasticozzi blu elettrico con una lama sotto, meglio noti come pattini.
Una volta scesi in pista Fiona ha annusato il ghiaccio e ha capito che sarebbe finita a terra molto presto, ma anche questo non l’ha scoraggiata ed ha incominciato a pattinare.
Nel mentre K, di Grande Madre Russia, andava come una lippa, faceva piroette, Flip, Axel e volteggiava leggera nei sui 15kg di peso totali (peso totale con i pattini ai piedi si intende).
Il saggio amico A. aveva gettato la spugna prima ancora di cominciare e sedeva in panchina.
L’amica C. invece andava lenta, lenta, lemme, lemme come il fachiro casimiro che viene da Gerusalemme ed ogni due per tre finiva con il Cul on ice, ma continuava, testarda, come solo i nati del 25 settembre (Fiona e C.) sanno essere.
E pattinava e cadeva, e cadeva e pattinava mentre uno stuolo di ragazzi le si faceva dietro.
Infatti l’amica C. è mooolto carina, ha i capelli biondi  e gli occhioni blu sognanti, con quello sguardo ancora dolce di chi deve scoprire tutto, quello sguardo che accende il maschio italiano.

Fiona invece ha l’occhio da furetto di chi non si fa saltare la mosca al naso e agli uomini ha imparato a tenere testa guardandoli dritti negli occhi con l’aria di chi dice “eeemmbbee??!!”.
Questo il maschio italiano della fascia d’età 11-64 lo percepisce e  come conseguenza gli si abbatte la libido.
Così “Fiona rimorchiona on ice” ,mentre l’amica C. era abbordata da un baldanzoso giovane e l'amica K. era irragiungibile nelle sue figure da pattinaggio artistico, veniva tampinata da un 70enne rattusone che continuava a dirle in che posizione tenere il culo e le cosce per non cadere.
Alla fine Fiona, nonostante la lezione di pattinaggio gratuita del rattusone, è rovinata a terra solo una volta, ma si è divertita tantissimo.

lunedì 23 aprile 2012

Ho rimorchiato in aereo

Negli infiniti viaggi tra nord e sud, sud e nord, capita sovente di prendere l'areo, visto che oramai le ferrovie dello stato hanno deciso che i treni a lunga percorrenza non solo devono essere carissimi, ma, visto che in fin dei conti dell'ultima parte dello stivale non se ne frega più nessuno, possono anche essere eliminati.

A Fiona a volte mancano quei lunghi viaggi in treno in cui, volente o nolente, ti trovavi a dover parlare con il dirimpettaio, perchè far passare 12 ore di viaggio era impossibile e assomigliava molto ad un castigo divino.

L'aereo invece è un'altra cosa, le persone fanno i fighi pensierosi, gli stra-impegnati, oppure quelli che vogliono godersi il viaggio con un libro, o ancora quelli che mostrano assoluta sicurezza ma in realtà stanno sgranando il Rosario nella tasca della giacca.

Fiona quando va in aereo tende a sedersi sempre agli stessi posti. Per una sorta di scaramanzia e di ansia da volo siede in genere vicino al corridoio ed è mediamente sfigata perchè i suoi compagni di viaggio sono raramente giovani aitanti, ma più di sovente uomini di mezza età e del peso di 120kg che occuperebbero comodamente due posti a sedere.
Fiona non recrimina alcunchè agli uomini di mezz'età di 120kg, che peraltro stima per la capacità di incastrarsi in sedili nei quali il suo culo (BENCHE' MINUSCOLO) entra giusto giusto.

Una volta si era addormentata e nel viaggio, con il gomito del vicino che le puntellava il costato, aveva sognato di essere in croce torturata dal legionario romano.

Ma nell'ultimo viaggio Fiona ha rimorchiato...
..un ragazzo non appena partiti si è rivolto a lei facendo osservazioni sul libro che stava leggendo e chiedendole di leggerne alcuni passaggi.
Era rimasto poi deluso che il libro non trattasse esattamente gli argomenti che lui si aspettava, ma non ne aveva fatto una tragedia.

La guardava con quegli occhi curiosi e profondi che solo i ragazzi di quell'età hanno.
Le aveva successivamente confessato che le scarpe che indossava gliele aveva regalate la nonna e anche i suoi genitori avevano deciso di comprarle ugali alle sue.

Nonostante Fiona tendesse ad ignorarlo lui era sempre lì a farle continue domande ed osservazioni.
Niente da fare, aveva proprio fatto colpo e Saverio era evidentemente innamorato di lei.
Poi la mamma lo ha richiamato e Saverio è dovuto andare a bere il succo di frutta, perchè quando hai tre anni un succo di frutta può essere più importante di una gallinella da conquistare.

Fiona in fondo in fondo era felicissima della nuova amicizia e pensava che in realtà lei ha un enorme appeal sugli uomini tra gli zero e i 10 anni e tra i 65 e i 100 anni... è la fascia intermedia che in effetti le manca un po'...

venerdì 20 aprile 2012

Ode alla Nutella

O Nutella della Ferrero,
per te la mia ode e il mio amore sincero.
Non voglio dire banalità
ma la tua sola presenza felice mi fà.

Lo so che un solo cucchiaino
genera adipe sul mio culino (è licenza poetica)
ma devo dire la verità
non si resiste alla tua bontà.

Sul pane  i biscotti o sul panettone
risolvi di botto ogni mia depressione
e a volte per essere giustificata
la depressione me la sono inventata.

Nutella mi devi perdonare
ma a volte io non ti posso acquistare
fintanto io so che sei lì, nello stipetto
pace non prendo neanche a letto.

Così ho trovato una soluzione
corro mezz'ora e poi un bel cucchiaione.
Di certo dimagrire non mi farà
ma vuoi mettere la felicità?

giovedì 19 aprile 2012

La cavalleria è in fin di vita

Milano, primi giorni di un torrido agosto.
Alle 17.30 la temperatura è pari a quella di Mercurio nella sua evoluzione intorno al sole. L'umidità è pari al 99% e fa sembrare Saigon una città dal clima secco.
Le zanzare sono fameliche e la gente trasuda così terribilmente che le camice di tutti i white collar sono chiazzate stile sindone dal sudore.

In questo meraviglioso contesto Fiona si appresta a dirigersi in un punto della città servita dal tram n° 25458.
Ma cosa scopre una volta arrivata alla fermata (pezzata ed inseguita dalle zanzare)?
Scopre che la fermata è soppressa e in un punto non meglio specificato, tipo: "in via del Pappapero all'angolo con via fico d'india", dovrebbe trovarsi l'autobus sostitutivo.

Due rapidi incisi:
  1. A milano dal 1/08 si scatenano in selvaggi ammodernamenti delle linee tramviarie, come se in città i mezzi pubblici non servissero più a nessuno. Ciò genera un disastro per quei poveri sfigati che restano in città e vorrebbero solo arrivare a casa dopo una triste e afosa giornata lavorativa;
  2. Non si sa come mai ma nella sostituzione di un lunghissimo tram come il 25458 l'ATM scelga autobus grandi come un Fiorino Fiat, regalando ai già sfigati abitanti estivi della città, momenti di assoluta (e poco fraterna) vicinanza.
In ogni caso, Fiona arrivò finalmente alla via del Pappapero e trovò il bus sostitutivo gremito di gente come una navetta che porta da Famagosta al Forum di Assago durante un concerto dei Pooh o dei Nomadi o di Iva Zanicchi, insomma di un gruppo che ha un seguito di una certa età.

Fiona si fiondò verso l'ultimo posto a sedere, visto che l'aspettavano 6.000 fermate e non aveva voglia di essere sbattacchiata ad ogni frenata contro le braccia nude e umide dei suoi vicini, MA...

..Ma un nonnino dall'aria perbene e senza puzza di naftalina nei vestiti stava avvicinandosi.
Si instaurò il classico momento di sospensione in cui Fiona educata,ma molto depressa disse:
"Prego, si sieda lei"
e lui:
"No,no, si figuri"
e lei:
"Ma si figuri lei! Io scendo tra poche fermate" -Maledetta coscienza bugiarda-
e lui:
"No, no davvero si sieda lei signorina"
e lei:
"No guardi, insisto"
e lui, spiazzandola totalmente:
"Signorina, insisto io, con una donna mai!"

Fell in love

L'anziano che ad occhio e croce è nato prima della seconda guerra mondiale crede ancora nella cavalleria, quella stessa cavalleria che gli uomini di oggi hanno perso.

Gli uomini di oggi sono quelli che non si alzano sui mezzi per cedere il posto (neanche a donne evidentemente in attesa), quelli che non cedono il passo e non aprono la porta, quelli che ti fanno portare da sola la valigia.
Quelli insomma che credono che per averci concesso (??) pari diritti, loro siano in credito e quindi  in dovere di diventare degli emeriti tamarri.


mercoledì 18 aprile 2012

Il momento peggiore dei matrimoni

Il peggiore momento di un matrimonio non è quando vai a casa dell'amica sposa e la vedi in fibrillazione con indosso  improbabili vestagliette di seta che non metterà mai più in tutta la sua vita.

Non è neanche quando devi stare in posa con altre povere malcapitate per le foto orrende in camera da letto/in camera da pranzo/al pianoforte/vicino le tende/guardando le coppe vinte in adolescenza ecc.ecc.

Non è la chiesa, il lancio del riso, il momento della commozione generale dell'Ave Maria, o la nonna che rischia l'infarto sul "si, lo voglio".

Nemmeno quando entri in sala al ristorante e tu, proprio tu, sei il posto dispari in un tavolo con numero di sedie sempre pari.

No, nulla di tutto ciò.

Il momento in assoluto peggiore, il più umiliante, il più degradante, è di certo il temibile
lancio del bouquet.

Quando si sposa la prima amica, le altre sono tutte lì  nel gruppo al quale verrà lanciato il bouquet, a farsi delle grandi risate e a darsi gomitate scherzose(?), facendo pronostici su chi prenderà sto benedetto mazzetto.

Man mano che i matrimoni si susseguono (e mai nell'ordine di chi prende il mazzetto), il nutritro gruppo diminuisce..
.. le altre restano sedute al tavolo e con l'aria malvagia della matrigna di Biancaneve, ti guardano dall'alto del loro anulare pesante o della loro panza o della loro "ciccia post panza  con neonato urlante" e tu sei immancabilmente li, chiamata dal tizio del piano bar: "su su Fiona vieni anche tu a prendere il mazzetto".

All'ultimo matrimonio, con una plastica movenza alla Buffon e con una sola mano, Fiona dichiara ( e una foto lo prova) di aver agganciato il tanto agognato mazzetto, che la sua migliore amica S. con amore fraterno e un po' di compatimento, le aveva praticamente lanciato in testa.

Da dietro però una invasatissima fidanzatina si è lanciata stile giocatore di baseball che cerca di recuperare un Home Run, scippando Fiona del mazzetto.
Fiona però nell'arco di tre secondi ha ritenuto opportuno mollare la presa per non sottoporsi alla pubblica gogna delle domande post aggancio dal tizio del piano bar, del tipo
"...e chi è il fortunato?"..

..No, non se la sentiva di sfoggiare una supercazzola davanti a trecento invitati.

martedì 17 aprile 2012

Quando te lo dice anche il dottore...

Dal giorno in cui compi i 30 le domande vertono su due soli e scontatissimi argomenti:
1) e quando ti vediamo in bianco?
2) e quando inizi a fare dei bimbi?
ecco, glissare queste due domande diventa praticamente una tipologia di sport.
Le scuse sono le più disparate e quando finiscono c'è sempre la risposta stile "supercazzola":
- "ah si, mmhh spataparru snsoiiu saso"
- "eeehhh?"
- "Prrrrr"

Oggi però Fiona si è trovata ad andare dal suo medico perchè negli ultimi tre giorni un simpatico e virulento virus gastrointestinale l'ha costretta a diventare la regina del più umile degli scranni.

Il Dott. L che è un simpatico ometto di mezz'età, dopo la prescrizione dei fermenti, della dieta e di altre sciocchezzuole le ha detto:
"Beh, allora, quando pensa di fare un paperotto?"
"scusi?"
"Eh si, insomma ne ha trenta, cosa vuole aspettare ancora?"

Caro Dott. L,
che sopporta le mie paturnie e i momenti di incoercibile ipocondria, lei mi sta simpatico e la stimo molto perchè è un medico di famiglia che quando ti fa male la gola te la guarda davvero, che ascolta quello che hai da dire, che non ha fastidiose e incazzose segretarie che ti fanno attendere ore.

Ecco, Dott. L, per rispondere alla sua:
quello che aspetto in effetti è un tizio che comprenda nel suo intimo che io, proprio io e il mio meraviglioso patrimonio genetico possiamo essere quelle "giuste" per la procreazione.
E magari che non si droghi, lavori e non picchi i bambini (almeno il minimo indispensabile pretendiamolo Doc!).

E caro dottore, siccome vengo dal sud Italia ed ho una madre anziana, prima del passaggio alla gravidanza dovrei fare un passaggio in comune, se non addirittura in chiesa, altrimenti rischierei un suo infarto e di certo dovrei tatuarmi la A di adultera (o meglio la B di buttana industriale) in fronte.

E ancora una cosa, ovviamente dottore, anche se trovassi tutto ciò, non è detto che in fin dei conti mi piacerebbe, perchè si sa che le donna è mobile ed io ho il peso specifico dell'uranio abbinato alla stabilità della nitroglicerina.

"Comunque, grazie per la ricetta e arrivederci!"

lunedì 16 aprile 2012

Sto Creando un Mostro

La nipotina C. frequenta la prima elementare ed ha già consumato 8 quadernoni di Italiano e 8 di Matematica. Sa fare la divisione in sillabe, studia scienze, Inglese e fa esercizi di addizioni e sottrazioni come passatempo.
Fiona alla sua età sapeva giusto scrivere nel rigo largo e imparava a memoria la poesia per l’esame di primina e non molte altre cose, per quanto rimembra.
Super M. ha lasciato in eredità a Fiona un enorme Ego e degli enormi piedi (le due cose non sono correlate, ma haimè, entrambe sono eredità).
Oggi Fiona cerca di trasferire parte del suo enorme Ego ai nipoti tutti e pare esserci vagamente riuscita con la nipotina C….
riporto di seguito testuale conversazione telefonica:
F: “Ciao tesoro, come va la scuola?”
C: “Bene zia Fio, oggi abbiamo studiato la poesia di Pasqua”
F: “Bravissima, e l’hai imparata tutta?”
C: “Si, tutta! E la maestra mi ha dato Brava, Bravissima e 10 stelline per i compiti che abbiamo fatto in classe!”
F: “Bravissima! Tu devi sempre essere la più brava.. Sai, mi ha detto un uccellino che sei la prima della classe”
C: “E ti ha detto bene l’uccellino, infatti è proprio così”
Piccoli Presidenti del Consiglio crescono, alla faccia del metodo Montessori.

venerdì 13 aprile 2012

Le Donne non sono autorizzate

Insieme alle nuove borsette, alle tendenze del momento e agli straconsumati fiori primaverili mi capita di leggere sul sito delle riviste glamour e myself che il nostro Pontefice risponde, ancora oggi, nel 2012, che la chiesa "non è autorizzata al sacerdozio femminile"

Quindi mi viene da pensare:
1) devono essere autorizzati a preti pedofili e drogati;
2) devono altresì essere autorizzati a coprire molti degli abomini che vengono commessi nel mondo;
3) devono essere autorizzati all'evasione fiscale;
4) devono essere autorizzati ad accumulare tesori in terra.
Non tutta la chiesa è uguale, non tutta l'erba fa lo stesso fascio, molti sacerdoti svolgono ruoli importanti e fondamentali, ma è certo che la donna viene ancora messa da parte dalla chiesa.

Se davvero Gesù avesse voluto metterle in secondo piano, sarebbe apparso proprio alla donne nel giorno della Gloria?
Matteo 28:9-10

Tre Civette sul Comò

Non siamo diventati strambi così, casualmente, ci riflettevo l'altro giorno quando la mia nipotina ripeteva:
"ambaraba cicci cocco tre civette sul comò
  che facevano l'amore con la figlia del dottore
  il dottore si ammalò: ambaraba cicci coccò"

Ecco, io ho ripetuto per anni questa filastrocca e analizzarla è devastante!

Intanto questa benedetta figlia del dottore fa l'amore con delle civette che, di per se sono già dei volatili abbastanza brutti.
In più non si limita a far l’amore con una civetta (i gusti so' gusti insomma), ma esagera facendo del sesso di gruppo con ben tre civette!
Vuoi tu che il povero padre non si ammali?! E’ già tanto che alla scoperta dell'orgia ornitologica non gli sia preso uno sciupun' e ci sia rimasto li secco sul colpo.

Oppure:

"Giro Giro tondo,
casca il mondo,
casca la terra,
tutti giù per terra"
Ora dico io, perchè deve cascare il mondo e la terra! Non poteva essere “Giro giro tondo, quanto è bello il mondo, guarda la terra, tutti giù per terra”?
Sarebbe stata più ottimista!
O ancora:
Pimpirulin Piangeva  - povero bambino-
voleva mezza mela  -mica la play station 2-
la mamma non l’aveva -che io ho sempre pensato ad una poverella che non aveva i soldi neanche per le mele-
e pimpirulin piangeva  -evvabbbè-
A mezzanotte in punto
Passava un aeroplano -e non il vicino di casa che bussava al soffitto con la scopa-
e sopra c’era scritto
Pimpirulin Stai zitto.

Una semplice considerazione, ma i soldi per affittare l’aeroplano sì, e per comprare una mela no?

Il colloquio di ammissione

Aveva preso un giorno di ferie.
Si era svegliata prestissimo, tirata a lucido, capello perfetto e trucco impeccabile: occhi si, bocca no, colori pastello e poca matita come si conviene per non passare da:
"hei sono una tipa precisa e a posto"    
a
 "sono una shampista e passo metà della mia giornata in bagno a truccarmi".

Voleva fare proprio bella figura con la prof. e aveva considerato ogni minimo inconveniente, mettendo a budget 45minuti di viaggio per arrivare puntuale in un punto della città raggiungibile in 20 min, se sei sfigata, o in 35 min se fai da guida ad un gregge di chiocciole.

Aveva quel friccicore lungo la schiena di chi sa già che la quotazione della vittoria è data 10 a zero perchè la supermegadimoda Università B., la negriera number 3 e il grande istituto sul CV fanno la loro porca figura e i neolaureati potevano solo mangiare la polvere.

Per l'occasione era stato rimesso in uso addirittura il tailleur figo, ricordo della  negriera number 3, finito (insieme a tutti gli altri) in naftalina una settimana dopo l'ingresso nel grande istituto.

MA

Arrivata nel cortile incontrò la più odiata della zona sud di Mainland, la portinaia A. che dopo 40anni in città ha ancora l'accento foggiano spiccato e l'atttitudine al pettegolezzo tipica dei piccoli centri del meridione.

A: "Ciao! Finalmente ti incontro! Non ti vedo mai!!"
F. Fuori: "Ciao" -sorriso-
F. Dentro: "Caxx proprio stamattina!"

A:"Potresti svuotarla ogni tanto la cassetta della posta è sempre piena"
F.Fuori: "He già" - sorriso-
F.Dentro: "E tu che caxx fai mettere tutti 'sti inutili volantini? che se voglio marcellino il traslocatore marocchino lo cerco da me"

A:" E poi volevo dirti che l'inquilino del secondo piano si lamenta perchè trova sempre il balcone bagnato, sei tu che dai l'acqua alle piante da sopra?"
F.Fuori: "No, no, io non ho piante in casa" - sorriso e aria esterrefatta -
F.Dentro: "Maledetta tu e l'inquilino del 2 piano che ha il balcone e io una merdosissima finestra. Secondo te nel minimonolocale potrei avere una pianta viva? la notte mi finirebbe l'ossigeno e morirei soffocata!"

Il tempo si riduceva e i suoi 45 minuti erano ormai 35... si improvvisò quindi in una corsetta con tacco, che avrebbe implicato un minimo di pezzatura sapientemente nascosta dalla giacca.

MA

"NO! NO! NO! signora attenz...."
Una vecchietta si spiaccica lì al suolo, sotto i suoi occhi, lunga per terra.
Il dilemma: Scavalcarla e Proseguire? o Mostrare umanità ed aiutarla?

Beh, l'umanità ha vinto, ma ha avuto un prezzo, pari alle € 13,50 pagate per prendere il taxi dato che il tempo era ormai ridotto a poco più di 10 minuti.

E la sciura (che era allarmata, nel senso che aveva al collo una specie di tamagochi -forse antirapina -che suonava disperatamente), dopo la prontezza di spirito di Fiona che la invitava ad accompagnarla in farmacia, le ha anche detto: "no no signorina, non si preoccupi, la consosco minga mi per venir con lei in farmacia"

Vecchiaccia maledetta.

giovedì 12 aprile 2012

Il trapezio rovesciato e l'equità Culizia

Fiona lo sa già, non importa quanta corsa farà, non importa se compra le run-tone, le easy-tone, le mbt e tutte le altre corbellerie che promettono miracolosi risultati...
Il destino prevede il trapezio, per la precisione il trapezio capovolto.

Il fisico delle donne ad una certa età cede, la forza di gravità fa il suo corso e nulla può fermare quel generale avvizzimento delle grazie che la natura ci concede.

Così le donne di una certà età si dividono esclusivamente in due categorie:
  1. Le culone, che fino alla vecchiaia avranno quel tipico culo afro (ad esempio "mama" di via col vento);

  2. Quelle con il culo a triangolo rovesciato, il triangolo però è anche spuntato pertanto è di tutto diritto un trapezio, un trapezio isoscele per la precisione.
Le donne delle famiglia materna e paterna sono tutte della categoria 2, quindi fiona lo sa gia che il destino è nel trapezio.

Fiona non si premura quindi delle critiche all'odierno culone perchè sa che, quando verrà ristabilità l'Equità Culizia,le signorine che oggi si fregiano di eleganti e fighissimi culi a mandolino diventeranno di certo delle donne della categoria n° 1, mentre Fiona verrà categorizzata in tipologia 2 e metterà i jeans a 70 anni come Super N. con buona pace della palestra.




martedì 10 aprile 2012

Per tutte quelle che mangiano le cosce di rana

C'era una volta in un paese lontano lontano,
Una bellissima principessa,
Indipendente e sicura di sè...

Incontrò una rana mentre stava seduta,contemplando argomenti di ecosostenibilità,
 sulle sponde di un laghetto incontaminato in un prato verde vicino al suo castello.

La rana lesaltò in grembo e le disse...
"Elegante Signora,io ero un bel principe finchè una strega cattiva non mifece un incantesimo.
Se riceverò un bacio da te, io ritornerò ad essere il bel principe che sono..."

"E poi, dolcezza, noi ci potremo sposare
  e mettere su casa nel Tuo castello insieme a Mia madre.
  Dove tu potrai cucinare per me,
  lavare I miei vestiti,
 portare nel tuo grembo i miei figli,
 ed essermi, per tutto ciò, per sempre grata."

Quella sera
Mentre la principessa cenava beatamente
Sorseggiando un buon vino bianco

e sgranocchiando le cosce di rana saltate in padella...

Ridacchiava e pensava tra sè:
COL CAXXO!!!

domenica 8 aprile 2012

Milano Linate

Ore 16.30, WEB check in alitalia: Ok!Posto 3C, imbarco ore 19.30 uscita 8.

Con il tipico largo anticipo dell'ottantenne terrona mi presento in aeroporto,faccio i controlli di sicurezza e come sempre mi faccio tastare dalla signorina della sicurezza perchè, non si sa come, ma anche se mi presento in mutande, il metal detector suona sempre.

Da viaggiatrice di vecchia scuola faccio il giro al duty free, compro un periodico che giura di svelarmi il mio prossimo amore, come perdere 15kg con la dieta del cocomero (che probabilmente include un catetere perchè si sa che il cocomero in grandi quantità ha un certo effetto collaterale) e come trovare il lavoro ideale.

Da bravo soldatino mi presento al gate n°8 al quale però è segnato il volo per Cagliari e non per Lamezia..
Chiamo Super N. e le dico:
"Alitalia, sempre i soliti! abbiamo di certo ritardo, sono qui da 20 minuti e non c'è nessuno all'imbarco!"

Poi sento una voce perentoria:
"La Sig. Fiona è pregata di recarsi immediatamente all'uscita 2557983"
"CAAAAAAAAAXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXOOOO"

Corro in direzione dell'uscita2557983, ovviamente dall'altra parte dell'aeroporto, arrivo in un androne infinito e la hostess, vedendomi da lontano, mi chiede in labiale: "Fiona?"
E io annuisco mestamente... così lei, sordida e cattiva dice nell'altoparlante:
"Su signora Fiona, dai, dai, vada un po' più veloce, qui stiamo aspettando solo lei!"

Apriti terra! Inghiottimi in questo istante! Le facce di tutti si voltano verso di me che paonazza corro verso l'ingresso.
"Si sbrighi" insiste la vipera resa ancora più cattiva dalla  divisa viscosa 99,9% "non so se fa in tempo ad entrare"

Corro lungo il finger, arrivo e trovo il portellone dell'aereo chiuso, così, come in un film, busso all'oblò del portellone d'ingresso..
.. dopo 1 minuto il capitano del volo (e non uno stuart) mi apre il portellone e dice:
"Scherzone! benvenuta a bordo dal capitano Piripicchio"

La domanda che mi sono posta è dove fossero le telecamere del truman show... ma non ho avuto modo di rispondermi perchè gli sguardi torvi degli altri passeggeri in attesa da 15 minuti hanno annichilito i miei pensieri.

La Chiamata

"Sai il mio amico P. ha preso i voti"
"ah, e come mai ha aspettato fino a quest'età?"
"mah, sai, ha scelto quando ha ricevuto la chiamata.."
"...."
"...."
".. ma perchè? si fa il concorso?"

Fiona capì, dopo questa conversazione, che forse era il caso di arricchire il suo vocabolario dei sinonimi.

sabato 7 aprile 2012

La carezza della sera

La mia famiglia non è caratterizzata da grandi slanci emotivi.
Non ci abbracciamo, non ci baciamo e non ci diciamo "ti voglio bene", non per mancato affetto, ma per pudore e un po' anche perchè siamo dei teneroni travestiti da orchi.

Teniamo quel contegno austero che può tenere il principe William con la Regina Elisabetta, alla quale di certo non dice "Bella Grandma' whatz going on?!"

Quando nell'epoca  adolescenziale/pre universitaria vivevo sotto lo stesso tetto dei miei, alle ore 21.30 circa si andava a nanna e io, che avevo già latenti velleità cittadine, rimanevo sveglia a guardare la tv fino almeno le 23.00, dimostrando una spocchia non da poco.

Ogni sera Super M, il mio Super daddy andava a letto e andadosene non si lanciava in baci e abbracci, ma mi poggiava sempre una mano sul capo.
Non mi ha mai detto nulla, ma quel gesto per me è sempre stato un "Buona notte, ricordati che sei importante e che io ci sarò sempre".

Mi ritorna alla memoria quel gesto perchè è stato fatto l'ultima volta questa sera  7 anni fa..
da quel momento in poi quel "per sempre" ha assunto un altro sapore, un sapore di cose lasciate sospese e di milioni di abbracci non dati, di Notti di Natale, Pasque e Compleanni con un posto vuoto a tavola e nel cuore.
Quel sapore, un po' ferroso, che ha il cucchiaino dopo che è finita l'ultima goccia di nutella, per intenderci.

I piccoli di casa conoscono Super M solo dai racconti delle loro mamme, la zia Fio nonostante l'indiscussa (e modestissima) capacità narrativa, non riesce a raccontare alcunchè di Super M perchè i lucciconi invadono gli occhi, e la gola è assalita da un enorme gremlins peloso che rompe la voce.

Sono passati 7 anni ma Super M le manca sempre tanto...
... "Buonanotte e so che nel mio cuore ci sarai sempre"

giovedì 5 aprile 2012

English? Fluent!

"Cosa dovrei potenziare secondo te del mio Cv?"
" l'inglese"
"uff.......ma ho una grande intelligenza pratica e sono una comunicatrice"
"migliora l'inglese che fa schifo"
"dai schifo!! Esagerata!"

Un giorno, anni dopo questa conversazione tra Fiona e l'amica S.(mamma della piccola J)...
la negriera number 3 delle Big four, la invio' in un luogo ostico, popolato da francesi che, snob e altezzosi come solo loro sanno essere, si ostinano a parlare solo francese e se proprio vuoi, ma solo perché il resto del mondo sottosviluppato si ostina a parlare questa barbara lingua, ti degnano di parlare inglese.

Ma non un inglese normale, loro intramezzano le frasi in inglese con termini incomprensibili ai più, come ad esempio ordinateur (che sarebbe il PC per tutto il resto dell'universo).

Devo dire che in passato, Super N. che ci vede lungo, costrinse Fiona a studiare inglese e francese e mentre i ragazzi delle altre sezioni delle medie sviluppavano le loro capacità con laboratorio artistico o con le olimpiadi interregionali di ginnastica,  Fiona e le sue sfigatissime compagne studiavano alouette gentle alouette. con un professore nazista dallo sguardo inquietante di Jack Nicholson in Shining.

Ma anche quello non è bastato, perchè un giorno il supercapo del superostico posto francese le telefonò, perchè pare che, l'allora capa di Fiona, fosse impegnata in una importantissima riunione nella quale si sarebbero decise le sorti della finanza internazionale.

Mister depompignac le disse:

Misse Fionà?
Culd ui speik aboùt the finanscial statèman agiustemànt?

Il panico si impadronì di lei che, sbagliando tutte le coniugazioni verbali, si maledisse per non aver ascoltato l'amica S. e neanche Super N....

Ascoltò ancora un po' il megacapo d'oltralpe e poi inscenò la più  vile delle sceneggiate:

Ai ev a problem uit de fon!! ai cant ier iu!!
Mister depompignac culd iu send me an imail?

L'ora del the

Calabria torrida estate 1999, sorella S. urla dalla cucina in direzione della sala:
"Fiona, vuoi del the freddo?"

..."NO!"

"Alla pesca o al Limone?"

"ALLA PESCA!"

Tira più di un carro di Buoi e della BCE

Nella ridente e Cristianissima Spagna, quella ricca di luoghi di villeggiatura e di città d'arte, quella  in cui i toreri che sembrano usciti da un'atra epoca sono ancora delle star...
ecco, in quel paese lì, la prostituzione è legale.

E non solo, essendo un paese che ci distacca significativamente dal punto di vista sociale, in spagna sono consentite le nozze tra persone dello stesso sesso e pare, l'esame di stato per avvocati non esista (le cose non sono correlate, ma entrambe denotano meno ipocrisia che qui in Italia).

Così può capitare che, leggendo in rete si scopra questo:
http://d.repubblica.it/argomenti/2012/04/03/news/elasti-941495/
scritto dalla fantastica Claudia De Lillo - che seguo pedissequamente -

e cioè che le signorine del piacere organizzate in un sindacato, come tutti i lavoratori del mondo, hanno dichiarato uno sciopero a tempo indefinito nei confronti di una ben specifica categoria, i BANCHIERI!

Questo sciopero delle escort di lusso, nasce da un episodio:
Un cliente, importante banchiere, confessò in uno dei suoi incontri con la professionista della Fornicazione, che l'istituto di credito presso il quale lavora, da mesi prende a prestito soldi a tassi agevolati dalla BCE per reinvestirli in Derivati Speculativi.

La novella Bocca di Rosa si sentì profondamente indignata nell'ascoltare queste confessioni e disse al suo cliente che non gli avrebbe fornito i suoi servizi fintantochè non avessero ricominciato a fare prestito ai privati e alle famiglie.

Il banchiere, colpito nel vivo dei suoi più beceri interessi, si presentò dopo qualche giorno con un atto notarile con il quale si concedeva prestito ad una piccola impresa.

Sulla scia di questo l'associazione delle escort ha deciso di Scioperare contro i Bancari!
L'associazione dei Bancari ha chiesto alle agguerritissime signorine di garantire "almeno i servizi minimi" ( e qui un universo di commenti potrebbe aprirsi per la definizione di cosa si intende per servizi minimi).

Essendo riuscite le professioniste del sesso dove il governo, la Banca di Spagna e la BCE hanno fallito, mi vengono alla mente alcune considerazioni:
  1. Al giorno d'oggi una prostituta ha più dignità e senso della decenza di un Bancario;
  2. I libri di Finanza Etica sono utopici e creati per impoverire la foresta pluviale;
  3. Probabilmente il partito dell'amore di Cicciolina e la candidatura a sindaco di Milly D'Abbraccio potrebbero renderci un paese migliore;
  4. e cmq... Tira sempre più di un carro di buoi.

mercoledì 4 aprile 2012

Lo strano caso del burattino

Alcuni uomini spariscono al mattino dopo, altri spariscono dopo qualche giorno, altri dopo una breve relazione telefonica, ma in questi anni la "sparizione" che mi è piaciuta di più è stata quella del Burattino.

Il Burattino era un ragazzo di dubbia bellezza che usciva con un'amica, il Burattino era denominato così perchè aveva le plastiche movenze di pinocchio e la tipica aria da "falso povero" che solo chi ha il pantalone bucato, le scarpe rotte e un rolex al polso può permettersi.

Alla mia amica piaceva tanto sto benedetto Burattino che, a dirla tutta, non aveva neanche questo grande appeal, era alto due mele o poco più e aveva la stessa fisicità possente di un accenditore di fiammiferi.

Un giorno la mia amica mi disse che il Bura non si faceva più vivo, così, dal blu, senza alcuna plausibile motivazione.
Lei, dopo un numero imprecisato di messaggi inviati  - per i quali la vodafone le ha dedicato il nome di un piano tariffario- e di telefonate non risposte, un giorno molto seriamente, dopo un'attenta analisi, mi disse:

 Poverino, non è che non vuole più vedermi, è solo che lo hanno rapito gli alieni!

Se qualcuno ne avesse notizia è pregato di contattarmi.

Volli, Volli, fortissimamente Volli

Quando fecero la presentazione nella scuola tecnica superiore per programmatori (ma senza aule PC) della ridente Paula City near Cosangeles, rimase affascinata da questo ragazzo che sciolinava le bellezze della sua università.
Così desiderò di andare a fare il test di ammissione alla prestigiosissima Università B.

Super M che poi era il papà, disse che piuttosto sarebbe potuta andare a lavorare in miniera,o in alternativa a pivare le olive se preferiva, ma non avrebbe mai mandato la sua ultimogenita in una città del nord interponendo tra lui e il sangue del suo sangue 1200km di strade ferrate monopolio ferrovie dello stato -degne del congo- e monopoli aerei alitalia.

Pianse e si disperò Fiona, desiderando in maniera bruciante, come solo i gggiovani sanno fare, di andare in questa rinomatissima Università del Nord.

Poi la sorella S. la prese da parte, e nell'incoscenza dei suoi 24 anni (della sorella S intendo) le fornì la quota di vecchie e amate lire necessarie alla partecipazione al test e con la bieca scusa di una giornata al mare, accompagnò Fiona a Baryland a fare il test di ammissione.

Ovviamente Super M e Super N., i genitori, non sapevano nulla! E mentre Super N. si mostrò subito orgogliosa dell'esito del test, Super M., malcelando il moto d'orgoglio paterno, liquidò la questione con un "non se ne parla proprio".

La storia è poi andata diversamente e Fiona fece proprio la facoltà che desiderava, quella con tanti grafici e strani modelli econometrici, quella che seguono, come si dice in gergo, studenti con un significativo background quantitativo.

Alla prima lezione di matematica generale, in cui i ragazzi intervenivano ponendo domande più complicate della lezione stessa, Fiona sperimentò momenti di puro sconforto, segnali di labirintite e svariati tentativi di fuga dalle uscite di emergenza...
E pensò: colpa mia, solo mia che Volli volli fortissimamente Volli!

Ma nonostante l'impegno necessario e le materie ostiche, Fiona portò a termine gli studi, maledicendosi ogni volta che l'economia monetaria internazionale o l'econometria le parevano chiare come l'ostrogoto antico, e invidiando sordidamente le colleghe della facoltà di "Economia per le arti, la cultura e la comunicazione" che sostenevano esami guardando film d'essai vestite e travestite da 68ine radical chic.



martedì 3 aprile 2012

Il Ritratto di B Gray

Il magico mondo in cui lavoro è popolato da strane creature, che vivono esistenze diverse e si camuffano da bancari al mattino.
Sono certa che alcuni di loro la sera vestano tacchi a spillo e lustrini e ballino I will survive tutta la notte.
Altri fanno di certo parte di misteriose e discutibilissime organizzazioni para-cattoliche che vietano molte delle libidinose attività umane e rendono questi personaggi malmostosi e irascibili come le renne di Babbo Natale che si cibano solo di licheni.

E poi ci sono le colleghe, quelle simpatiche e carine, quelle con le quali chiacchiero volentieri e che intrattengo con tutte le mie fregnacce.
E tra loro c'è la collega B.

La collega B. è una bella ragazza, ma non bella e basta, lei ha quel dono che "o ce l'hai o non ce l'hai" mica lo puoi imparare: lei è fine.
La caratteristica di risultare fine, più che bona è una cosa meravigliosa perchè tutto quello che fai sembra più carino, non come Fiona che quando cammina sembra stia facendo la vendemmia nel tino.
Lei può venire in ufficio con i jeans e sembrare fine, con il tailleur e sembrare fine, anche con uno scolapasta in testa millantando di essere pastafariana sarebbe fine comunque.

Ha la capacità di portare una giacca gialla o il cappotto di astrakan con la naturalezza con la quale io porto i jeans la domenica pomeriggio.

Inoltre pare abbia il dono di riuscire ad abbinare tutto.
Qualora comprasse il ricambio per il mocio, saprebbe renderlo un top da urlo ed abbinarlo a giacca, borsa, scarpe e a un paio di occhiali da sole, così come io riesco ad accostare il marrone e il blu (uno dei pochi accostamenti a me riusciti con il blu).

Inoltre devo confessare che ho quasi avuto un mancamento quando ho scoperto l'età della collega B che ha qualche anno più di me e ne dimostra almeno 5 di meno.
Sono convinta che abbia un ritratto, come dorian gray, che invecchia al posto suo.

La prossima volta che la incontro le guarderò i piedi, sperando che siano tozzi (visto che i miei lo sono e mal comune mezzo gaudio), ma sono certa che, con una punta di invidia, scoprirò che anche quelli sono fini.

lunedì 2 aprile 2012

La grandezza del palmo di una mano

Alla superuniversità di supermoda in questi tempi la prestigiosissima università comm.le B. di Milano i suoi illustri studenti analizzano temi macro e micro economici di portata elevatissima.

Essendo Alumna di cotanto istituto e avendo partecipato a numerosi dibattiti vado a riportarvene uno dei migliori.
Aula Fumatori (assolutamente abusiva):
"no ma va, una volta arrivati a un certo punto, l'aspetto fisico non conta più"
"ecco finalmente un uomo che non dice le solite cose"
"no no, intendevo che oramai, se ci sei, bona o racchia proprio non puoi tirarti indietro"
"...."

"e cmq secondo me quella della grandezza ideale deve stare in una mano, aperta intendo, vedì così"
mostrandomi il palmo della mano aperta che, a me, a dire la verità non sembrava poi così grande e non credevo potesse starci quella di alcun essere vivente di sesso femminile al di sopra dei 6 anni.

"senti secondo me è impossibile che una chiappa stia nel palmo della mano"
e lui, con marcato accento foggiano
"me' t' lo gggiuro sn stato con una che aveva un c... che parlava e una stava nella mano"

Chissa che fine ha fatto questo strano personaggio del collega A., ma da questa conversazione ho capito che io, per sentirmi una donna snella e completa avrei dovuto sposare un giocatore di basket, magari uno con le mani come michael jordan.


La piccola J ancora non sa

Un giorno lontano Fiona, per bieche vicissitudini si è trovata a dormire nel salotto della sua amica S., dormiva sonni profondissimi e privi di sogni in quel periodo e notava poco del mondo circostante, ma..

Ma una sera Fiona dice alla sua amica S.:
"beh un bel bicchiere di vino primitivo?"
ed S. rispose
"no a me non va"
e Fiona sconcertata da tale affermazione, vista la rinomata quantità di galloni alcolici ingurgitati in compagnia di S., aggiunse:
"Ti senti poco bene? o devo preoccuparmi del fatto che i Maya avessero ragione?"
e lei sorniona mi liquidò con un "mpf.." ed una mano ondeggiante.

Poi l'argutissimo spirito di osservazione notò l'assenza di philip morris in casa e nessun mozzicone nel posacenere... così un lampo balenò nella test-fiona:
"SEI INCINTA!!!!!!"

La mia amica S. ha profondamente cercato la piccola J.
Quando l'ha trovata per i primi tre mesi nella pancia ha continuato a chiamarla il piccolo G.
Ma la zia Fiona, fortemente femminista, ha sentito che il fruscio dell'ovulazione chiamava una piccola J e non un piccolo G.

Così il papà forza dell'ordine, si rassegno a essere geloso per tutta la vita e la zia Fiona si rallegrò della piccola J.

Ma la piccola J ancorà non sa che non appena la mamma la libererà dal suo essere superchioccia, la zia le farà mangiare le meglio schifezze e le le farà un panino gigante con la nutella con le mani ancora sporche di pennarelli.

A mamma S. prenderà un coccolone quando la troverà vestita da spice girl e con le unghie colorate mentre ingolla pane e nutella appoggiato tra i colori sul preziosissimo tavolo della sala.

Mamma S. fattene una ragione!